domenica 30 gennaio 2011

cerco e acquisto fette di culo

cerco e acquisto
fette di culo ma
che non sappian di merda.
devo scaricare l'IVA e
le mie palle.
così dice l'ultimo romantico
alla prima delle donne
che l'uccide.
non mi resta che
il denaro.
la mia dolcezza
non ha prezzo.
lei bacia e accarezza
il suo principe
masturbandogli i riccioli.
di fronte
la luna sorride.
non basta non vedere
per essere cechi.
l'amore può anche morire
ma l'amare è diverso.
comprare diventa esigenza
vendere è lecito
quando puoi acquistare
anche la morte.
paghi tre prendi uno.
una fetta di culo
profumata allo zenzero
su lettino di piselli.

giovedì 27 gennaio 2011

porta il tuo nome la musa che ispira

la consapevolezza
della mia forza è
nell'amore che dona.
ora che ho regalato tutto
rimane il ricordo.
la nota che brucia musica
sorride al piacere
che offre alla danza
il tuo corpo che balla.
la metamorfosi
del giglio in dragone
s'è compiuta.
il profumo e il sapore
del tuo fiore nascosto
infiammano  i sogni
pieni ancora di te.
non dorme
la luna che balla
e alla fine
uccide la notte
per riempire
i miei giorni.
l'amore che dona
porta il tuo nome
ma cambia ogni volta
per chi lo sussurra.


dipinto di Sarita Valeria

lunedì 24 gennaio 2011

l'elefantino rosa

mi è passato il raffreddore
       però ho la tosse.
non esco.
      sono già fuori.
non so cosa fanno i miei amici.
      sono con me, andiamo al cinema.
ma sei di cattivo umore?
      no! sto ballando con un elefantino rosa.
ma, è così facile mentire.

le spose di Lesbo

l'ultimo sole ti ha vista abbracciata al vento.
nella sua isola Lesbo incantava le stelle
con la voce delle sue spose.
"rimani" diceva il sole al vento
asciugandogli la fronte.
"ricordati di me" il vento rispondeva
ascoltando i suoi sussurri.
tu
non dire
basteranno le poesie
per ricordarti





Disegno: Boris Vallejo

domenica 23 gennaio 2011

inoltre

il sole sporca l'anima ferita
e illumina la mia colpa.
niente rito abbreviato
per chi si macchia d'amore inerte.


rincorrerò l'ideale
fingendo di non sapere
della sua morte.
ho bisogno di credere.

gira ancora il monopensiero
s'avvita veloce, fissando
la bellezza aparente
del suo essere donna.

il sole continua a sporcarmi.
senza accorgermi
tramonto con lui
tuffandomi nell'orizonte
che attende l'aurora.


imbocco la via

imbocco la via del non silenzio
mentre urlo incapace di far sentire
quanto sia sgradevole
ultimamente l'odore del mondo.
anche io ormai puzzo
conscio della mia poca coscienza.

giovedì 20 gennaio 2011

cosa vuol dire essere donna

cosa vuol dire essere donna
ora lo sai, basta chiederlo al nano

fermo, immobile

fermo, immobile
fisso su un punto
guardavo
ascoltavo
sentivo sussurare
lentamente
piano ,piano
la voce impercettibile
del mio cuore silenzioso
ma mai muto

il contrario dell'amore

incomincia ora
finalmente
il contrario dell'amore
a dare i suoi frutti

tutte le mie carte in giro

tutte le mie carte in giro
insieme alle lettere
le parole, le virgole, i punti.
tutti, i pensieri,
frammenti di attimi appesi
ancora tutti in giro
i miei sogni.
abita il cielo
non solo il buio
il nulla, la notte.
abita il cielo
le stelle il sole
la luna.
domani forse la rivedrò e
non mi importa
se ci saranno le nuvole

mercoledì 19 gennaio 2011

il girotondo del culo rotondo

sentire non fare
ciò che credi non dire
carne che invecchia rimani.
gira in tondo ora
il culo ancora rotondo
al soldo dell'apparire.
soffrire non dire
piacere non credi
e il capello ricolorare.
casca la pelle
e giran le palle.
ora in tondo gira
il culo ancora rotondo.
danza e aspetta
la fine del mondo.

martedì 18 gennaio 2011

cerco

cerco la morte nelle parole.
per fortuna non so scrivere.
mi mangio sempre qualche lettera e spesso faccio errori madornali ma, non pensate male, so di essere ignorante ma i miei errori sono dovuti a pigrizia .praticamente non rileggo e quando lo faccio mi sembra tutto cosi facile che non mi accorgo di nulla.

musa è la mia follia

incominciare è difficile
quando la fine si avvicina.
eloquente il silenzio che l'accompagna.
non dire è quasi come mentire
l'indifferenza ferisce
tanto quanto le parole
muto allora scrivo e
musa è la mia follia
m'accompagna verso l'ultimo sogno.
        ti lascio ora
       mentre leggi
             io
devo andare