lunedì 28 febbraio 2011

gratis le parole non si donano

cazzo da quante ore cerco
la parola perfetta che possa
por fine a questa inquietudine.
il mio egoismo scrive parlando
trafiggendo parole che il mio
quaderno rifiuta sputandomele
addosso, e fa bene, anche ora
ad esempio dovrei tacere
e invece parlo solo della
mia ossessione. non sono
cattivo però. cerco solo
un po' di calore. c'è qualcuno
che mi vuole aiutare?

domenica 27 febbraio 2011

la danza delle parole mai dette

è la danza delle parole mai dette
che questa sera ho visto ballare
insieme all'anima della follia.
è l'ossessione la furia creatrice
dell'interpretazione perfetta e
la ballerina s'annulla nella mistica
della danza che diventa poesia.
non letta, non detta, non scritta
ma sentita come l'orgasmo
di un Dio, che venendo
trasforma il dolore in passione
vibrante di ritmo che, dona vita.
ma tu, sai ascoltare, le senti
le parole mai dette che
urlano mendicando carezze,
no, non dire piuttosto balla
e regala momenti migliori
alla vita riempiendola di bellezza
in simbiosi con l'insostenibile follia
che partorisce l'amore e l'odio
suo gemello per sacrificarli poi
sull'altare dell'arte

grazie alla notte

come renderti immortale
amore
se non scrivendoti
con lettere indelebili
di ghiaccio impossibile
sulla pelle del sole.
a modo che
con il suo riflesso
l'ombra del tuo nome
sia leggibile su tutto
ciò che con i suoi raggi
raggiunge


sabato 26 febbraio 2011

ipocrita poeta scalzo

ipocrita poeta scalzo
ancora li
ad aspettare l'aurora
sperando che
la rugiada
ti baci.
non sei un fiore
coglione e
se pensi che
aspettando la notte
la luna ti accarezzi
scordatelo.
si è stancata
della tua patetica
ingombrante
presenza.
e poi lavati
i piedi.
a furia di
camminare scalzo
non ti sei
accorto di aver
pestato un
sacco di merda.

venerdì 25 febbraio 2011

cupido

quel bastardo
se la ride.
ha scoccato
una freccia
centrando
in pieno
il mio culo.
ora amo gli uomini
e capisco perché
a molte donne
piace succhiare
un bel cazzo.

le scarpe curiose

accarezzo capelli
mentre
piano si slegano
i nodi dai sogni.
          cambia l'odore
          del tempo
          lasciandomi
          un po di spazio
          nel cuore.
corrono le scarpe
per danzare
curiose
sincopate emozioni.
           amore le infila e
           lei mi sorride
           ringraziandomi
           per averle portate
           ad aggiustare.


disegno di Boris Vallejo

                                                                 

giovedì 24 febbraio 2011

quando torni

quando torni
ed il verde è
nei tuoi passi
non dimenticarti
delle foglie
secche calpestate
ciò che è libero
non muore.

mercoledì 23 febbraio 2011

tratto da: "La nera novella" di Alda Merini

"il poeta è una persona molto generosa anche perché ormai non ha più  niente da perdere né da guadagnare. In amore è sfortunatissimo, perché gli tolgono anche quello. Rimane solo con se stesso e si ama disperatamente, talmente disperatamente che finisce per ammazzarsi. L'unico amore dello scrittore è se stesso. Diciamo che è un grande, superbo egoista, simile anche un po' al demonio. Lo scrittore è un indemoniato. E' uno che riceve il demonio tra una pausa e l'altra della giornata, fa silenzio perchè gli altri non lo sentano camminare..." Quante volte ti ho sentita al telefono senza conoscerti. Questa era la regola e comunque, nemmeno tu, anche chiedendo, avresti potuto sapere chi fossi io. Ti piaceva la mia voce mi dicevi. Calda senza accenti che avrebbero potuto rivelare la mia zona d'origine. Eri allegra e simpatica, certe volte triste e ironica ma mai pesante. Era soprattutto quando eri fuori, che io ti capivo di più.( Rimembranze infantili, ereditate dall'amore di una madre schizofrenica, mi riportavano indietro nel tempo.) Sapevo poco allora di te e già ti amavo. La tua  pazzia, come in mia madre, era un rifugio ovattato dove tutto era lecito e tutto negato. Solo la cultura vi differenziava: tu una scrittrice letterata, lei una casalinga operaia, affini però nel dolore, ma soprattutto, simili nella capacita di donare AMORE . Ti voglio bene, vi voglio bene GRANDI DONNE in un mondo di piccoli uomini. Vi ringrazio per avermi fatto elevare anche di un solo centimetro, ognuna a suo modo; mi avete regalato la possibilità di confrontarmi con la follia, che non è la vostra ma di chi, è incapace d'amare. ti sei dimenticata di dire nelle tue "nere novelle",e scusami se mi permetto, che quasi sempre la verità e la menzogna sono facce della stessa medaglia e che, lo scrittore, estrapola la verità dalla falsità.e che spesso il suo dire nasce da emozioni non sue. inoltre il suicidio non è un morire corporale ma, è il bisogno di annullarsi
per vedere dal di fuori cosa succede dentro l'anima del mondo.

venerdì 18 febbraio 2011

canto flamenco

balla l'anima della musica
e tu la sai
dentro le scarpe
ogni chiodo ha il suo ritmo.
zingara l'ossessiva follia
del nulla che t'appartiene.
è nel suono della chitarra e
nella voce della passione
l'essenza dell'amore che danza
e ora posso anche morire
d'altronde hai già ucciso
i miei sogni.
balla Luna io
ti amerò per sempre.
mi farà male l'addio
ma mai quanto
l'indifferenza che hai
dato al mio nome.

curioso mi chiedo

cosa dirà domani
            no, non domani
            ora è già oggi
la luna offesa
dall'ingombrante
pesantezza di
alcune nuvole
che offuscano
la pienezza del
suo pallido splendore.
già sento il
suo silenzio
parlare con
uno sguardo
che condanna
il fluttuare colmo
d'acqua vera
di pioggia di vita.
metamorfosi
di goccia
in fiume
in mare.
senza accorgersi
senza leggersi
poesia.
divenuta meraviglia
sogno amore
gioia triste
felice ispirata
trasformata
dal poeta scaltro
in dolore.
perdonalo se puoi
ancora non
sa scrivere.

giovedì 17 febbraio 2011

la bellezza del cullare

fuori di me
dentro di me
ancora più in la.
dietro le parole
oltre il buio
camminando
ubriaco di silenzio.
sconfitto
insultato
percosso e
ancora più in giù.
nelle fogne
insieme a i topi
tra gli scarti
della gente.
fra puttane e
recchioni
vomitando
bestemmiando
uccidendomi
ogni giorno,
ricco di niente
pieno di nulla
ho trovato
violentandomi
la forza
di dire basta.
per ricadere
poi
scivolando
su un amore
che non sa
più amare
ma che
mi dona
sogni
da cullare.






lunedì 14 febbraio 2011

ora e adesso

è il giorno delle bugie
travestite da fiori.
martire il santo
delle innamorate promesse.
lapidato
muore l'attimo eterno
mentre Cadmo 
uccide il suo drago.
spazio ora per
i giovani amanti.
clandestino il piacere
dei desideri nascosti.
profuma di sesso e
di rose bagnate
il desiderio della
verità che ti cola
lungo le gambe.
mentre sogno bevo
il tuo umore negato e
ubriacandomi brindo
alla libertà che doni
a i tuoi baci..
 




ti vedo che leggi

ti vedo che leggi
mentre scrivo bendato.
cerco un tempo
per vederti ballare
danza ricorda
ritmo del sesso
del cuore.
dimenticandosi l'anima
ti veste la musica
di sogno frizzante.
potere di musa
che ispira
il tuo corpo regala
che valore ha
l'esser poesia
ritrovata.
ti vedi? ora, te che leggi.
mi senti?
scrivo bendato
perché 
ti possiedo.
luce nei sogni
di luna negata
alla notte che
forgia l'ossessione
del dolore e
del suo contrario
che crea
la solitudine del
poeta bugiardo.
regalami un istante
da poter cullare
diventerà altro amore
altra poesia








sabato 12 febbraio 2011

nel cesso scrivendo e cagando

anche oggi manca qualcosa
nel mio cielo non
ci sono le nuvole e
non so più cosa dire
ora che
m'hanno insegnato
ad odiare.
oltre tutto che strano
ancora nessuno
si è accorto che
sono morto.
invisibile e sbadato
ho perso altri due chili
e questa notte non dormo
mi sto bollendo il cuore
per darlo al gatto.

nuvole a Damasco

io come nuvola
a volte mi chiedo perché
continuo a guardarvi
dall'alto per poi
lasciarmi cadere svuotata
non cercatemi però
come goccia nel fiume
sarò carezza leggera
di acqua salata
che scorre piangendo
sul viso di un bimbo
che ha visto
cosa siete capaci di fare
pur di mantenere il potere.


martedì 8 febbraio 2011

ora che si parla solo di voi

sputare veleno
per far nascere serpenti.
a tutte le puttane
che ho conosciuto
dedico il mio amore.
ma non è questa
l'ispirazione della luna.
la dignità del vendersi
ride del bisogno di comprare,
stolto è negare
la necessita 
che ha un fiore
nell'offrire il suo profumo.
se siete capaci di donare
vendetevi.

ballando insieme alla luna

meretrice nell'anima
mi offro
a volte perché no
compro o scambio
puttana rimango e
amo tradire
attente amiche mie care
per i vostri uomini
è gratis l'attracco al porto
del mio piacere
esorcizzo l'abbandono
rubando l'amore
che mi negarono
succhio la loro fedeltà e
per placare questo dolore
godo inconsciamente
nel umiliarli
ma alla fine
la mia pelle brucia
deturpandomi il viso
la consapevolezza mi sveglia
costringendomi davanti allo specchio
per scoprire ciò che sono
il principe degli oracoli
mi svela l'arcano
"...padre perché ....
madre non sono per te
che non fosti ne l'uno e
ne l'altra"
puttana rimango
consapevole della mia bellezza
 rido o piango
cercandoti nel volto
dei miei innumerevoli amanti
dimenticando però
di non averti mai visto
ballo felice insieme
alla luna


Lucciola piccola luce grande nel cuore

quattro piani
un salto
poi giù
il vuoto
regina di cuori
hai spento
la luce
nel tuo giardino
e
sul marciapiede
dove  vendevi
lacrime
travestite
d'amore
un nuovo
fiore offre
il suo profumo
a chi
non ha
più naso
ma cieco
paga
anche
le spine

martedì 1 febbraio 2011

monopensiero ideale

cosa cerco nei tuoi occhi
che non ho già nel cuore
è un leggero rumore
il profumo del tuo respiro
culla i miei sogni
senza farmi dormire

scrivo per non perdermi

scrivo per non perdermi
la bellezza dell'ultimo istante
privo di tempo

bianco il bianco che macchia la pagina
del poeta muto

scrivo per non perdermi
il silenzio del suo ultimo urlo
adesso